Quale Terminale di Rilevazione Presenze Scegliere? Guida Pratica per Ogni Tipo di Azienda, dal badge al software per rilevazione presenze.
- Asso SRL

- 23 nov
- Tempo di lettura: 5 min

La scelta del sistema di rilevazione delle presenze è una decisione strategica che incide direttamente su efficienza, conformità normativa e rapporto con i dipendenti. Non esiste una soluzione universale: il terminale giusto dipende dalla dimensione aziendale, dal modello organizzativo, dal settore e dal livello di sicurezza richiesto. Vediamo insieme le principali opzioni disponibili sul mercato e come valutarle.
Badge Magnetici: La Soluzione Tradizionale
I badge magnetici rappresentano la tecnologia più consolidata e accessibile. Funzionano mediante una striscia magnetica che viene letta passando la tessera su un apposito lettore. Il vantaggio principale è che si tratta della tecnologia impiegata da più tempo, sia per i dispositivi che per la gestione iniziale.
Tuttavia, i limiti sono significativi. La striscia magnetica si degrada con l'uso frequente, richiedendo sostituzioni regolari e aumentando i costi di manutenzione. Dal punto di vista della sicurezza, la semplicità della tecnologia comporta una vulnerabilità: le tessere possono essere replicate relativamente facilmente, rendendo il sistema inadatto per ambienti che richiedono elevati standard di protezione. Per questi motivi, la tecnologia RFID sta rapidamente sostituendo l'impiego di badge magnetici.
Per aziende che già utilizzano i badge magnetici, la ASSO dispone di soluzioni intermedie magnetiche/RFID che garantiscono semplicità di transizione a costi contenuti, capaci di migliorare la vostra gestione.
Badge di Prossimità (RFID): Il Miglioramento Naturale
I badge RFID rappresentano un'evoluzione sostanziale. Anziché richiedere il contatto fisico (strisciamento), questi sistemi funzionano per prossimità: il badge trasmette i dati al lettore attraverso onde radio, da una distanza di circa 10 cm. L'operatore non deve fare altro che avvicinare il badge al lettore, senza nemmeno inserirlo.
I vantaggi sono notevoli: innanzitutto, la durabilità è enormemente superiore, poiché non c'è usura meccanica. In secondo luogo, la velocità di timbratura è incrementata, aspetto cruciale in aziende con molti dipendenti. Infine, la sicurezza è superiore ai magnetici, grazie all'uso della crittografia nei dati trasmessi.
La spesa di un impianto RFID si compensa rapidamente nel tempo grazie al minor numero di sostituzioni necessarie e all'efficienza operativa. I badge RFID sono particolarmente adatti a aziende di qualsiasi dimensione, stabilimenti industriali, centri di distribuzione e qualsiasi contesto .
Biometrici Tradizionali: Il Nodo Normativo
I sistemi biometrici basati su impronte digitali, riconoscimento facciale o altri dati biometrici rappresentano a prima vista una soluzione molto attraente: impossibile falsificare un'impronta digitale, impossibile che il dipendente passi il cartellino a un collega per timbrare al suo posto. In teoria, è il massimo della sicurezza e dell'univocità identificativa.
La realtà normativa, tuttavia, è più complessa. Il Garante per la Protezione dei Dati Personali italiano ha vietato il riconoscimento facciale e il trattamento centralizzato dei dati biometrici per finalità di rilevazione delle presenze. In linea generale, il GDPR classifica i dati biometrici come dati particolari, il cui trattamento è consentito solo in circostanze molto specifiche e controllate.
Oltretutto, contrariamente a quanto comunemente creduto le impronte digitali non sono sempre univoche e inconfondibili dal punto di vista di questi tipi di tecnologie. Fattori come umidità della pelle, sporco, cicatrici o semplicemente l'usura nel tempo possono generare falsi negativi (il sistema non riconosce l'utente legittimo) o addirittura raramente falsi positivi.
Aggiungiamoci la necessità di negoziare l'introduzione di tali sistemi con i sindacati dei lavoratori (come previsto dalle normative sul controllo e sulla vigilanza nei luoghi di lavoro), e capiamo perché il percorso è molto più complesso di quanto appaia a primo sguardo.
Biometrici + MIFARE: La Soluzione Compliant
Per ovviare alle limitazioni normative, numerose aziende hanno adottato la soluzione Biometrico + MIFARE, che rappresenta un compromesso intelligente.
Il funzionamento è il seguente: l'impronta digitale non viene memorizzata in un database centralizzato aziendale, bensì direttamente sulla tessera MIFARE del dipendente, criptata e in forma non reversibile. Al momento della timbratura, il terminale verifica l'impronta scansionando i dati memorizzati sulla tessera stessa, non accedendo ad alcun archivio centralizzato.
I vantaggi sono significativi dal punto di vista normativo: nessun dato biometrico rimane presso l'azienda, il che riduce drasticamente i rischi legati al trattamento centralizzato dei dati particolari. Inoltre, il rischio di confusione tra impronte diverse è eliminato, poiché il sistema verifica una corrispondenza 1:1 tra l'impronta scansionata e quella memorizzata sul badge dello specifico dipendente.
Lo svantaggio è un lieve allungamento dei tempi di attesa della convalida della timbratura rispetto a badge di prossimità tradizionali, a causa della complessità del processo biometrico. Per aziende che comunque desiderano un'identificazione univoca e sono disposte a investire in tecnologia compliant, questa è oggi la soluzione biometrica più consigliata dal punto di vista normativo.
La negoziazione con i sindacati rimane comunque necessaria, ma il valore della proposta (massima sicurezza identificativa senza trattenimento di dati sensibili) rende il dialogo solitamente più agevole.
Timbratura Geolocalizzata da Smartphone: Flessibilità e Velocità in un software per rilevazione presenze
Per aziende con personale in mobilità, cantieri, multiple sedi geografiche o modalità di lavoro agile, la timbratura geolocalizzata via app mobile rappresenta una soluzione moderna ed efficiente.
Il funzionamento è semplice: il dipendente accede a un'app sullo smartphone, preme il pulsante di timbratura e il software per rilevazione presenze registra data, ora e posizione GPS nel momento della timbratura stessa. I dati vengono sincronizzati su un server cloud accessibile dall'ufficio risorse umane.
I vantaggi sono numerosi: velocità di timbratura, eliminazione della necessità di terminali fisici (soprattutto importante nei cantieri), raccolta dati in tempo reale e consultabili in cloud, integrazione facile con sistemi di gestione turni e ferie, e la possibilità di funzionamento offline con sincronizzazione successiva.
Rimane però una considerazione importante legata al BYOD (Bring Your Own Device): se l'azienda non fornisce uno smartphone aziendale, è necessario che il dipendente acconsenta esplicitamente al download dell'app sul suo dispositivo personale. Questo richiede una comunicazione trasparente e, anche in questo caso, una negoziazione con i sindacati.
Dal punto di vista normativo, un sistema ben progettato registra la posizione solo al momento della timbratura, non in modo continuativo, riducendo così i rischi privacy e mantenendosi compliant con il GDPR. È fondamentale che l'informativa ai dipendenti sia chiara su questo aspetto, per evitare la percezione di una "sorveglianza costante".
Geolocalizzazione con QR Code: Tecnologia Accessibile, Rischi Concreti
La timbratura mediante QR code rappresenta la soluzione più tecnologicamente accessibile: nessun hardware specifico è richiesto, nessuna app complessa da scaricare (il lettore QR è integrato in qualsiasi smartphone moderno), e il costo di implementazione è minimo.
Il principio è semplice: il dipendente inquadra un QR code fisico posizionato presso il luogo di timbratura, e il sistema registra la presenza.
Il rischio principale è la vulnerabilità a frodi tramite copia o sostituzione del QR code. Un dipendente disonesto potrebbe fotografare il QR code, replicarlo e scaricare il file digitale, per poi condividerlo con colleghi che desiderano timbrare da remoto o per falsificare presenze. Oppure, un QR code fraudolento potrebbe essere sovrapposto a quello legittimo, reindirizzando le timbrature verso database non autorizzati.
Aggiungasi il rischio di "quishing" (phishing tramite QR code): un QR code contraffatto posizionato in prossimità di quello legittimo potrebbe reindirizzare l'utente verso siti fraudolenti che catturano dati sensibili o installano malware.
Per aziende che comunque desiderano adottare questa soluzione, è essenziale implementare misure di sicurezza aggiuntive. Rimane comunque una soluzione meno robusta rispetto alle alternative, e non è consigliata in contesti dove l'integrità delle timbrature è critica.
Sintesi e Raccomandazioni per Settore
La scelta del terminale deve essere calibrata sulle reali esigenze aziendali:
Aziende piccole e stabili: i badge magnetici rappresentano la soluzione presente, ma occorre considerare RFID per lungo termine
Medie imprese e stabilimenti: Badge RFID è la scelta standard, con un eccellente equilibrio tra efficienza e costi
Aziende che desiderano massima sicurezza identificativa: Biometrico + MIFARE, previa negoziazione sindacale e valutazione di impatto privacy (DPIA)
Personale in mobilità, cantieri, multi-sede: Timbratura geolocalizzata da app, con smartphone aziendale oppure BYOD consenziente
Scenario con esigenze estremamente contenute o fase pilota: QR code, con consapevolezza dei rischi.
In ogni caso, la conformità alle normative privacy (GDPR, Statuto dei Lavoratori, Codice della Privacy) e il dialogo trasparente con il personale e i sindacati rimangono presupposti irrinunciabili di qualsiasi implementazione.
